La gestione di una band
Organizzare, ispirare, divertirsi
di Sandro Benetti
per commenti scrivete a info@thepinkwall.it
CONCLUSIONI
La guida di un gruppo musicale non è quella persona che deve saper tutto e saper di tutti, che non ha niente da imparare e nessuno può insegnargli niente. Alla guida si chiede coerenza con gli altri e con se stessa, per il bene di tutti. Alla guida si chiede umiltà e flessibilità che gli permettano di riscoprire un mondo interiore che è la sua profonda ricchezza. Ognuno di noi può decidere di vedere o di non vedere spostando lo sguardo da un’altra parte, oppure di prevedere. La guida dovrebbe appartenere a quest’ultimo tipo di persone. Una vera guida ha sempre una visione, ossia la capacità di guardare lontano sapendo quali sono gli obiettivi finali da raggiungere. A ciò si aggiunge la capacità di trasmettere la sua visione anche al proprio staff.
Nessuno di noi è perfetto, ci mancherebbe altro, ognuno di noi ha i propri limiti, le proprie lacune, le proprie carenze. Per raggiungere la perfezione non basta un libro o dedicarsi alcune ore, giorni, mesi al progetto, di tanto in tanto. Bisogna dedicarsi giorno per giorno, accompagnati da una visione e dalla predisposizione.
La guida di un gruppo musicale non è quella persona che deve saper tutto e saper di tutti, che non ha niente da imparare e nessuno può insegnargli niente. Alla guida si chiede coerenza con gli altri e con se stessa, per il bene di tutti. Alla guida si chiede umiltà e flessibilità che gli permettano di riscoprire un mondo interiore che è la sua profonda ricchezza. Ognuno di noi può decidere di vedere o di non vedere spostando lo sguardo da un’altra parte, oppure di prevedere. La guida dovrebbe appartenere a quest’ultimo tipo di persone. Una vera guida ha sempre una visione, ossia la capacità di guardare lontano sapendo quali sono gli obiettivi finali da raggiungere. A ciò si aggiunge la capacità di trasmettere la sua visione anche al proprio staff.
Nessuno di noi è perfetto, ci mancherebbe altro, ognuno di noi ha i propri limiti, le proprie lacune, le proprie carenze. Per raggiungere la perfezione non basta un libro o dedicarsi alcune ore, giorni, mesi al progetto, di tanto in tanto. Bisogna dedicarsi giorno per giorno, accompagnati da una visione e dalla predisposizione.